Per un'ora si è vista probabilmente la migliore Fiorentina dell'era Montella. Il Sassuolo non sarà la Juve e nemmeno il Tottenham, d'accordo, ma è la stessa squadra che all'andata ci ha concesso non più di un paio di palle gol e che quest'anno ha messo in seria difficoltà anche le migliori della classe, come del resto testimonia la sua classifica. La differenza oggi l'ha fatta la rapidità della manovra. Quando riusciamo a giocare a questi ritmi e a far viaggiare la palla di prima, mantenendo la squadra corta e pressando l'avversario, riusciamo a produrre gioco brillante, a tratti pure spettacolare. Devastanti là davanti Baba, Salah e Diamanti, ma è ovvio che questi ritmi esaltano le qualità tecniche dei nostri giocatori e anche le cose più difficili diventano facili. Sorge spontanea la domanda del perché non siamo riusciti finora a esprimerci a questi livelli con continuità. La risposta penso vada ricercata nella condizione atletica. Continuo a pensare che qualcosa sia stato sbagliato nella preparazione tutti e tre gli anni. Siamo in piena corsa per il terzo posto, è vero, ma ripensando ai punti buttati alle ortiche nel girone di andata, viene onestamente un po' di rammarico. Le qualità tecniche per puntare a qualcosa di più ambizioso ci sarebbero anche. Peccato. Comunque, se regge questa condizione atletica, possiamo giocarcela alla pari con chiunque.